Nuove indicazioni anti-contagio
Il recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) n°5 del 2020 fornisce una serie di indicazioni e raccomandazioni da seguire all’interno degli ambienti chiusi (indoor), per frenare la diffusione del Covid-19.
Siamo nel vivo della Fase 2, la fase di convivenza con il virus che ha messo in ginocchio il mondo intero.
Dopo circa due mesi di “lockdown” possiamo finalmente riprendere le nostre attività lavorative, ma con modalità organizzative differenti in termini di tempi di lavoro, condivisione degli spazi, utilizzo di sistemi di protezione per minimizzare la diffusione del Covid-19.
Vi è, dunque, una nuova percezione dell’ambiente lavorativo e nuove regole anti-contagio che coinvolgono titolari e dipendenti.
Nuove procedure per gli ambienti indoor
Per contrastare la diffusione del virus, l’Istituto Superiore di Sanità ha recentemente pubblicato un rapporto in cui vengono definite le nuove procedure da mettere in atto negli ambienti indoor – con particolare attenzione agli ambienti lavorativi, l’uso e la pulizia degli impianti di condizionamento.
Pulizia degli impianti di condizionamento e ricambio d’aria
Si è molto discusso sull’utilizzo degli impianti di condizionamento, in quanto questi ultimi potrebbero essere veicoli di diffusione del Covid-19.
Quali sono le prassi da adottare?
Ricambio d’aria e pulizia degli impianti sono le regole principali.
Come pulire i condizionatori? Quali prodotti adottare? Con quale frequenza?
Ricambio d’aria
Per quanto riguarda il ricambio dell’aria negli ambienti lavorativi, si raccomanda di aprire con frequenza le finestre, per ridurre la concentrazione di CO2, umidità, batteri, virus, allergeni e funghi, evitando la creazione di disagi ai lavoratori, come le correnti d’aria.
Impianti di ventilazione meccanica controllata VMC
Anche negli edifici dotati di impianti di ventilazione meccanica controllata VMC, che consentono il ricambio dell’aria, è utile aprire spesso le finestre o i balconi. Gli impianti devono restare accesi 24 ore su 24 per le i locali al chiuso, garantendo il ricambio d’aria. Inoltre, gli impianti vanno periodicamente controllati e, eventualmente, bisogna sostituire i pacchi filtranti per mantenere efficiente la filtrazione dell’aria.
Impianti misti di climatizzazione
Per gli edifici dotati di impianti misti di riscaldamento/ raffrescamento (ad esempio fancoil e ventilconvettori) è consigliabile sospenderne l’uso, in quanto, il riciclo dell’aria contribuisce alla diffusione all’interno dell’intera struttura di eventuali contaminazioni – compreso il COVID-19. Solo nel caso in cui sia presente un unico lavoratore all’interno di una stanza, è possibile mantenere in funzione l’impianto di climatizzazione. È raccomandata la pulizia periodica mensile con prodotti approvati dal SPP, con particolare attenzione ai filtri dell’aria di riciclo: è proprio la polvere catturata dai filtri l’ambiente ideale di funghi, batteri e virus.
Condizionatori autonomi o portatili
Per quanto riguarda i condizionatori autonomi o portatili si consiglia la pulizia ogni settimana se all’interno della stanza/ ambiente è presente più di un lavoratore. In questo caso l’ISS definisce che l’igienizzazione e pulizia può essere effettuata anche autonomamente, purché siano utilizzati prodotti approvati SPP. Inoltre, prese e griglie posso essere puliti con panni in microfibra inumiditi con acqua e saponi comuni.
Pulizia periodica
Infine, è consigliabile effettuare la pulizia/sanificazione periodica per tutti gli ambienti di lavoro, seguendo le procedure e i protocolli che differiscono per tipologia di attività.
In caso di positivi al Covid?
Nel caso in cui gli ambienti siano stati frequentati da persone positive al COVID, è opportuna una particolare sanificazione.
Per maggiori approfondimenti
Scarica il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) n°5 del 2020
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